Anfibi delle Alpi

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Schestak laubfrosch

Raganella comune (Hyla arboreas)

gebbauchunke hofer

L'ululone dal ventre giallo (Bombina variegata)

HOFER Hoetting T

Il tritone alpino (Ichthyosaura alpestris)

Una grande vasca all'ingresso dell’acqua-terrario offre una visuale su uno stagno con canneto in cui sono riconoscibili diversi pesci di piccole dimensioni ed esemplari di testuggine palustre, presenti originariamente negli ambienti favorevoli ai margini dell’arco alpino.

L’acqua-terrario ospita diverse specie di rane e tritoni. Balzano all’occhio le cospicue dimensioni dei tritoni crestati lunghi fino a circa 15 cm, i cui maschi in abito nuziale sviluppano una cresta dorsale alta e dentellata, con strisce longitudinali argentate sulla coda. Il tritone crestato può vivere in acqua tutto l'anno, anche se in alcune località diventa terragnolo al di fuori della stagione degli amori. Lo stesso vale per il tritone punteggiato, di dimensioni minori rispetto al tritone crestato. L’abito nuziale del maschio prevede una cresta continua su dorso e coda e lo sviluppo di grandi punteggiature nere sia sul dorso che sul ventre arancione.

La rana verde maggiore è la più grande rana presente in Europa. Il suo risonante gracidio è riconoscibile in lontananza, come si può verificare schiacciando l’apposito pulsante presso la vetrina intitolata “Voci del canneto”. Le raganelle appartengono ad un’altra famiglia di anfibi rispetto alle rane; i dischi adesivi posti sulle punte dita consentono loro di arrampicarsi facilmente sugli alberi o altra vegetazione, adattando il colore della propria pelle a quello dell’ambiente circostante. Contrariamente alle rane verdi, che possiedono due sacchi vocali laterali, le raganelle ne hanno solo uno, grande ed evidente sotto la gola con il quale, durante la stagione riproduttiva, emettono il tipico stridente e rapido richiamo.

Il terrario dei tritoni ospita anche dei piccoli rospi acquatici, gli ululoni dal ventre giallo. La parte superiore del loro corpo è di colore grigio-nero, allo scopo di mimetizzarsi meglio nell’ambiente naturale. In caso di pericolo, gli ululoni si girano sul dorso, mostrando ai predatori il ventre giallo. Ciò costituisce un segnale “ammonitore” per il potenziale predatore. Il richiamo è relativamente tranquillo e suona come un "pup-pup”.